Quest’anno finalmente con l’ultimo lavoro di Jonathan Coe ho capito cosa si intende per libri sotto l’ombrellone! “Io e Mr Wilder” è una lettura molto piacevole, scorrevole e non impegnativa. Sicuramente questo libro non arriva ai livelli raggiunti con i panorami umani che l’autore aveva raccontati ne “La casa del sonno” e “La banda dei brocchi”. Coe è un appassionato di cinema, soprattutto quello in bianco e nero anni ’50 che ha creato il mito di Hollywood e che aveva già omaggiato con la biografia di Humphrey Bogart e James Steward. In questo libro architetta una bella storia di amicizie intorno al regista di “A qualcuno piace caldo” e “Viale del tramonto”. Eppure a ben leggere anche questa volta si possono fare riflessioni che vanno in profondità. Scopriremo così, dietro gli aneddoti per cinefili, che Jonathan Coe racconta il sogno americano, il nazismo e lo Shoah, ma soprattutto quel sentimento che lascia disarmati, con le spalle al muro quando si prende coscienza che la vecchiaia è davanti a noi e si teme di non servire più. È questo che succede alla protagonista del libro, come a Billy Wilder, sul suo viale del tramonto, quando i suoi film non piacciono più al pubblico e forse allo stesso autore sulla soglia dei sessant’anni. Consiglio “Io e Mr Wilder” a chi voglia approcciarsi a questo scrittore e continuarne la conoscenza a ritroso, ma soprattutto a chi lo apprezza già, perchè… non si abbandona un amico dopo tanti anni, perché ha perso un po’ di smalto, soprattutto se la sua bella scrittura non è invecchiata!
recensione di Beatrice Maffei