Un libro semplice, ben scritto e che mi ha anche strappato qualche sorriso. La storia è quella che è: la Puglia, il matrimonio fastoso, la festa lunga, gli invitati e i pettegolezzi. L’autore ha chiare origini pugliesi perchè le descrizioni del luogo sono molto accurate e la dialettica molto precisa. Ninella e don Mimì si incontrano dopo molti anni di un “FACCIAMO FINTA” di niente perchè sono sposati e i figli stanno crescendo. Però la figlia di lei si sposa con il figlio di lui e quindi anche i genitori ricominciano la loro storia. Oltre alla storia d’amore antica che aleggia in tutto il libro, mi è piaciuta anche la presentazione che è divisa per giorni e ore e poi c’è l’attesa che va dal venerdì fino alla domenica, giorno delle nozze dei figli. Quella stessa attesa che rende tutto ciò più misterioso. Questo aspettare, sapere e non sapere, vedere e non vedere la storia d’amore e scorgere se l’amato abbia capito che lo vuoi, mi ha portato ad amare il libro perchè non è stato mai scontato. Vi sono gag molto divertenti che ti lasciano incollata alle pagine, per esempio gli sposi, quelli giovani, hanno tradito l’un l’altra e quindi il giorno delle nozze succede di tutto e di più (che non posso svelare altrimenti non leggereste più il libro).
Raffaella Adinolfi