“Inventario di un cuore in allarme” non lo definirei un romanzo ma piuttosto uno sfogo, una chiacchierata, una confessione al lettore in cui l’autore svela in prima persona le sue paure da ipocondriaco e cerca di superarle. Marone si racconta mettendo a nudo le fobie più disparate: dalla paura per i ragni, alla fobia per la medicina, dall’astrologia, alla religione. Ma nonostante tutte queste fissazioni, lui cerca una via di fuga e ce lo racconta in modo ironico. Nel romanzo non compaiono diversi personaggi ma è semplicemente l’autore che parla a cuore aperto anzi, col cuore in allarme, cercando nell’ascoltatore un approdo sicuro. Leggendo queste confessioni tutti possono ritrovare qualcosa di se stessi perché Marone ci racconta delle sue debolezze, di quell’aspetto della vita che tendiamo a nascondere. Questo non è un libro da divorare ma piuttosto da gustare, perché ogni capitolo è una storia diversa che racconta un aspetto nuovo e strano del nostro “amico” scrittore. Marone, attraverso i suoi racconti fatti da napoletano verace, mette a nudo la sua fragilità senza nessuna maschera perché nessuno è perfetto.
Melania Leoncini