Henry è un inglese di mezz’età, single, da poco pensionato e dedito alla coltura delle dalie. Durante la cerimonia funebre in cui deve dare l’ultimo saluto alla madre, incontra per la prima volta l’ultrasettantenne zia Augusta e da quel momento la vita monotona di Henry diventa più che movimentata: un’avventura costante! Il libro si apre subito con un colpo di scena; per prima cosa, infatti, la “premurosa” zia si preoccupa di rivelare al nipote, senza tanti complimenti e giri di parole, che quella a cui sta dando l’addio non è la sua vera madre, lasciando l’uomo di stucco. Poi comincia a trascinarlo in situazioni al limite della legalità (ma anche oltre il limite) e in una serie di viaggi avventurosi, in mezzo a persone strambe ed ambigue. La cosa strana è che il ligio impiegato di banca è ben contento di ciò, è pienamente soddisfatto della nuova piega della sua vita, che ha spezzato in un colpo solo anni di tristezza e monotonia e l’ha salvato da un quasi matrimonio che l’avrebbe di sicuro reso ancora più infelice. Un libro che si avvicina allo strano mondo di zia Mame raccontato da Patrick Dennis, decisamente piacevole e divertente che affronta con ironia la tematica importante dell’insoddisfazione personale che può diventare per l’essere umano una prigione. Zia Augusta, poi, è un mito!!!! Come dimenticarla!
recensito da Anto Spanò