Il romanzo parte da una situazione solita: lui, lei e l’altro. Siamo nei primi anni ‘20, Kitty è sposata da due anni con Walter, un batteriologo, un matrimonio di convenienza perchè già iniziava a pesare sulle spalle e sull’orgoglio materno. Dopo averlo seguito a Hong Kong, instaura quasi subito una relazione extraconiugale con Charles, uomo politicamente in vista nella colonia. All’improvviso tutto crolla: Walter scopre il tradimento, mette la moglie di fronte a una scelta, e lei accecata dall’amore pensa di avere il supporto dell’amante che invece si rivela egocentrico, puramente interessato ai suoi interessi e alla sua scalata politica. Parte con Walter in un paese devastato dal colera ed è in questo posto maltrattato dall’epidemia che inizia la sua redenzione. Sebbene le faccia tenerezza per tutto l’amore che lui le dimostra fedelmente giorno dopo giorno, Kitty non ha mai amato il marito, anzi lo disprezza per il suo carattere freddo e composto, e tu lettore sei tentato a disprezzare lei per la sua cattiveria e cinismo, ma lo scrittore scava in profondità, e dopo un po’ cominci a capire la psicologia del personaggio. Infatti, Kitty a Mei-tan-fu ha delle epifanie: sulla sua vita, sul rapporto con i genitori, su Charles e sul valore del marito. L’autore riesce a dare vita a pensieri e riflessioni sagaci, brillanti, con dialoghi sottili e intensi. Consiglio anche la visione del film del 2006, per gran parte fedele al libro.
Luana Indelicato