“Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai.”

“Il vecchio e il mare”, si sa, è un capolavoro della letteratura internazionale. Imperdibile e toccante, racconta la storia di Santiago, un vecchio e sfortunato pescatore cubano. È un uomo solo, legato unicamente a un ragazzo che lo accompagna nella pesca e lo aiuta nella sua quotidianità nonostante la contrarietà dei genitori che non vogliono che ci lavori insieme a causa della malasorte dell’anziano. Una mattina, Santiago va per mare da solo; finalmente, un enorme pesce spada abbocca all’amo e, dopo tre giorni di lotta, ha la peggio contro il pescatore. Sfinito e ferito, il vecchio torna verso casa contento per il tanto desiderato frutto del suo lavoro; a un certo punto, però, prima che la barca rientri in porto, i pescecani divorano interamente la preda, nonostante gli sforzi del pescatore per scacciarli. Attraverso una narrazione snella e oggettiva, Hemingway arriva al cuore del lettore. Sfogliando il breve romanzo ci si rende conto da un lato dell’impotenza dell’uomo di fronte alla forza della natura, dall’altro della dignità che c’è nello sforzo di superare i propri limiti. Tentare di affrontare le avversità, anche senza successo, è una condizione necessaria dell’umanità stessa.

recensione di @ilibridiBoccadoro (instagram)

 

Traduttore: Fernanda Pivano
Editore: Mondadori
Collana: Oscar moderni
Anno edizione: 2016
Formato: Tascabile
In commercio dal: 30 maggio 2016
Pagine: XIV-124 p., Brossura
  • EAN: 9788804667872