Il libro comincia con una citazione di Charles Dickens e il suo “Canto di Natale”. È proprio ispirandosi all’autore inglese che Calaciura compone questo breve racconto e ci immerge in una storia natalizia critica nei confronti della società. Una società intrisa di indifferenza verso il prossimo, ma che ha voglia di riscattarsi. All’ interno di un tram, alla vigilia di Natale, persone con difficoltà diverse, si ritrovano a vegliare un dono, abbandonato fra i vecchi sedili posteriori. La solitaria infermiera, il clandestino che vive di espedienti, la prostituta africana, l’artista malato, il povero ragazzo che cerca di sfamare la propria famiglia, saranno i protagonisti di questo romanzo. Coloro i quali , nel pieno delle loro difficoltà, faranno squadra e ci mostreranno il lato umano della società. Calaciura fa di questo tram un presepe in viaggio. Non passa inosservata la voglia di rivalsa di queste povere persone con vissuti particolari e drammaticamente diversi. Questo breve racconto lirico ha la capacità di turbare gli animi ed emozionare.
Federica Catania