“«Lei sta dicendo», disse lentamente, «che non devo giudicare gli altri secondo i miei criteri… secondo il modo in cui sono fatta io». «Anche questa è una forma d’amore, non ti pare?»” “Il tempo dell’attesa” è il secondo capitolo della saga famigliare dei Cazalet scritta da Elizabeth Jane Howard. A me, questo romanzo è piaciuto più del primo che comunque già mi aveva coinvolta. Le tre protagoniste, Louise, Clary e Polly fanno parte della nuova generazione dei Cazalet e sono le principali narratrici della vicenda famigliare, che si svolge tra il settembre del 1939 e l’inverno del 1941. La guerra e le sue conseguenze in questi anni entrano dirompenti nella vita di Home Place, la casa di famiglia. Al centro del racconto non ci sono solo amori, segreti, tradimenti, nascite, lutti, ma anche finestre oscurate, cibo che scarseggia, dispersi, bombardamenti. I protagonisti vivono in un clima di sospensione, nell’attesa che lo scontro mondiale finisca. Nel frattempo si riparano scegliendo il proprio rifugio emotivo: alloggiano tutti nella stessa casa ma ognuno si aggrappa alla propria passione, al proprio silenzio, al proprio vizio, alla propria illusione, alla propria debolezza. La saga dei Cazalet, con il suo stile scorrevole, si conferma un ritratto indimenticabile dell’epoca ma anche dell’animo umano. Senza dimenticare luci e ombre.
Alessandra Micelli