Anni ‘50, Tom Ripley è un giovane truffatore, di media estrazione sociale, che conduce una vita un po’ appartata e solitaria, complice il carattere timido e quasi remissivo. La sorte gli cambia quando viene ingaggiato dal signor Greenleaf che, convinto che questi sia un amico del figlio Dickie, in volontario esilio a Mongibello, paesino vicino Napoli sulla costa campana, affida a Tom il compito di riportare a casa il figlio. Tom si lancia in questa avventura, ricordando appena l’ex compagno di college, spinto dal denaro e dalla prospettiva di cambiare vita dall’altra parte del mondo. Arrivato a Napoli, e dopo un benvenuto piuttosto freddo di Dickie, Tom riesce a rompere il suo guscio diventando ben presto suo amico intimo e spodestando Marge, amica innamorata di Dickie. A Mongibello, Dickie vive un’esistenza paradisiaca e rilassata, tra bagni e il sogno di diventare pittore. Ma dentro l’animo di Tom sono sopiti l’egoismo, la sete di denaro e l’arrivismo, fino a prendere decisioni drastiche. Le conseguenze delle azioni di Tom lo condurranno a pallidi scampoli di coscienza e a visitare mezza Italia. Reso famoso dal film degli anni ‘90, da tanto ero curiosa di leggere il libro; una lettura non entusiasmante come mi ero immaginata, che a volte va avanti in maniera molto lenta, a tratti noiosa. Thriller godibile ma nulla di eclatante, da leggere sotto l’ombrellone.

 

Luana Indelicato