“Il superstite” è un romanzo di Wulf Dorn, edito da Corbaccio e pubblicato nel 2010. Jan è uno psichiatra, il quale a seguito di alcuni problemi avuti con un paziente, ha smesso di lavorare nella clinica precedente. Diversi anni dopo, quando riesce ad avere di nuovo la sua posizione di medico, prende servizio presso la clinica Waldklinik, dove lavorava prima suo padre. Il padre è morto a seguito di un incidente d’auto avuto a seguito di una chiamata dove gli veniva detto che era stato ritrovato Sven, il fratello di Jan scomparso improvvisamente in una notte d’inverno in cui i due fratelli, all’epoca ancora bambini, si trovavano fuori casa. Una volta rientrato presso la clinica, e tornato a vivere vicino alla casa della sua famiglia, ricominciano i pensieri sulla fine di suo fratello, soprattutto il voler sapere se Sven sia ancora vivo o no, portando Jan a riaprire le indagini sul suo passato e su quello della sua famiglia, scoprendo dettagli e fenomeni completamente nuovi e rivivendo alcuni dei momenti più dolorosi della sua infanzia. Come il primo libro che ho letto dello scrittore tedesco, anche in questo caso il romanzo scorre molto veloce, portando il lettore all’interno di un altro thriller psicologico che trascina chi lo legge all’interno di un insieme di emozioni, scoprendo insieme al protagonista notizie sulla sua infanzia, prima e dopo il tragico evento di scomparsa del fratello. Lo stile è molto fluido, i personaggi sono ben delineati, di loro viene spiegato man mano che si procede avanti nel corso della storia, imparando a conoscerli sotto ogni aspetto, sia sotto il punto di vista professionale che quello più prettamente privato. Anche i dialoghi sono ben scritti, senza mai risultare banali, aiutando il lettore nella comprensione della storia e nella soluzione del mistero che segue Jan e la sua famiglia. Non resta altro che consigliarvi questo romanzo e augurarvi buona lettura!

 

recensione di Lorenzo Peluffo