Bellissimo giallo fantascientifico ricco di spunti di riflessione ancora attuali. New York è una città-pollaio, sovrappopolata e sfruttata sia sopra che sotto il suolo. Sopra la città, una cupola protegge i newyorkesi da tutto ciò che è “esterno” (in primis il sole, “il sole nudo”, ma anche gli spazi aperti) e gli uomini vivono contenuti ovunque da pareti e muri tranquillizzanti. Solaria, invece, è uno dei Mondi Esterni. Un pianeta abitato da pochissime persone “fortunate”, circondate da tantissimi robot specializzati e sofisticati. Gli uomini qui hanno a disposizione spazi aperti immensi ma il controllo delle nascite produce un isolamento quasi totale. I Solariani non hanno praticamente alcun contatto fisico l’uno con gli altri (tranne che per l’obbligatoria necessità di accoppiamento), anzi, i Solariani rifiutano il contatto fisico, ne sono spaventati e disgustati. I Solariani vivono da soli o al massimo in coppia, in tenute enormi; non si vedono fra di loro, si “visionano” attraverso un’apposita apparecchiatura che evita loro qualsiasi contatto e qualsiasi necessità di allontanarsi da casa. Le cose su Solaria si complicano quando avviene il primo omicidio della sua storia e per la sua risoluzione viene chiamato il detective newyorkese Elijah Baley.

Simona Fedele