La maggior parte di noi crede ed ha un preconcetto, anche tramite gli studi scolastici, che molte figure mitologiche siano dei semplici mostri, condannati ad essere tali per la loro innata malvagità. Ma spesso la loro condizione di dannati eterni è una punizione talvolta ingiusta degli dei. Medusa è l’esempio lampante, sacerdotessa del tempio di Atena. La scrittrice inglese ci regala tramite questo romanzo, l’umanità, la determinazione, l’ingiustizia e l’estremo sacrificio, che Medusa deve compiere. È noto il potere malefico dello sguardo pietrificante che la Gorgone possiede verso chi la guarda, come è notorio lo scontro titanico con Perseo. Parallelamente l’autrice racconta la storia di Perseo, eroe della mitologia greca, figlio di Zeus. Per noi tutti lui è il vincitore e Medusa è la contrapposizione perfetta della sconfitta. Ma non è proprio così, quest’opera tra viaggi paradossali, duelli e rivalse tra mortali e dei ci donerà una nuova chiave di lettura. Letteratura e l’ arte in una sfera più ampia, hanno dedicato tramite i loro racconti e le loro opere, le gesta di questi personaggi della mitologia greca. Una testimonianza viva e reale che può rappresentare questo romanzo e che rimane impressa al visitatore è la statua bronzea di Perseo con la testa di Medusa, capolavoro del Cellini, presente in uno dei salotti più suggestivi d’Italia: Piazza della Signoria a Firenze.

Editore Newton Compton

Antonio Martino