Stranamente il protagonista di questo romanzo vittoriano è un giovane uomo, William Crimsworth. E’ il figlio minore di una aristocratica inglese e di un ricco commerciante che, rimasto orfano è allevato dal ramo aristocratico della famiglia. Quando dichiara di voler intraprendere il mestiere del padre, rompe i rapporti con gli zii e si trasferisce dal fratello, scelta questa che non si rivelerà particolarmente azzeccata. Il fratello di William è un despota e il rapporto di lavoro tra i due è destinato a concludersi presto. Grazie ad una sorta di angelo custode, un giovane che lo ha preso a ben volere, William trova lavoro come insegnante in Belgio. Ed è qui che inizia una vita nuova per il nostro protagonista. Si dimostra un abile insegnante, che tiene in riga le indisciplinate allieve di Mademoiselle Reuter. Quest’ultima è una donna carismatica e Willian si infatua di lei. Nonostante egli sia più giovane della donna, per un momento riesce a concepire l’idea di condividere la propria vita con lei. Ma si tratta solo di una illusione: Mademoiselle Reuter è una vipera intrigante. Ma la donna della sua vita non è poi così lontana…basta guardarsi un po’ attorno! Un libro che mal si concilia all’idea dei romanzi vittoriani. Non ci sono donne che si struggono d’amore, non ci sono donzelle povere accolte in famiglie ricche e non ci sono i balli, le visite tra vicini e i pettegolezzi a cui ci ha abituati la Austen. Ma sapete che vi dico? A me è piaciuto molto e con piacere ho seguito l’evoluzione di William, da giovane ed ingenuo diciottenne a sereno insegnante e padre di famiglia.

recensione di Anto Spanò