E’ un libro la cui protagonista somiglia alla lady Oscar inglese. Ambientato nell’800, pubblicato nel 1928 in un’Inghilterra scossa dal processo a Oscar Wilde, il romanzo suscitò scandalo fino alla messa al bando e l’autrice si beccò una denuncia per oscenità. Il tema principale, se non lo avete ancora capito, è l’omosessualità femminile. Nella villa di famiglia di Morton Hall, Sir Philip e Lady Gordon aspettano la nascita dell’erede. Quando, invece di un maschio nasce una femmina, decidono comunque di chiamarla con il nome maschile, Stephen. La bambina crescendo rivela abitudini e atteggiamenti diversi da quelli delle coetanee e la isolano, costringendola a d un’infanzia difficile e un’adolescenza tormentata. Fino a quando accade l’inevitabile. Divenuta donna, scopre di essere innamorata di un’altra donna… Dopo la morte del padre Stephen cerca di riscattare la sua esistenza, inizia a scrivere e, il suo primo libro ha anche abbastanza successo. A parte il tema dell’omosessualità femminile e di tutta la difficoltà che la protagonista deve affrontare ogni giorno della propria esistenza, non ho amato molto questo libro, secondo me troppo smielato, lento e che mi ricordava il linguaggio alla Layla. E’ però una pietra miliare del mondo lesbo. Lo consiglio a chi ama i classici alla Belle époque.
Elena Antonini