Se volete un consiglio per un libro che non vi è mai passato per la mente di acquistare, e che potreste trovare usato a un prezzo stracciato, lasciatevi sorprendere da “Il postino suona sempre due volte” di James M.Cain Il libro viene ricordato soprattutto per le quattro versioni cinematografiche -e per dirla tutta James M.Cain diede a Hollywood altre storie che si rivelarono vere pietre miliari-, ma vale la pena di fare la conoscenza con questo prolifico scrittore che sarebbe limitante relegare al genere del hard boiled. Il titolo del romanzo fa riferimento all’abitudine dei postini irlandesi di bussare due volte per farsi riconoscere, in realtà si tratta di una metafora sul destino a cui non ci si può sottrarre. “Il postino suona sempre due volte” è la storia di un triangolo amoroso, narrata in prima persona, come un memoir, da Frank un giovane uomo abituato a vivere alla giornata, senza mai mettere radici. Frank accetta di lavorare come tuttofare per il proprietario di una taverna, un uomo rozzo e brutale e sua moglie Cora. Frank e Cora si riconoscono al primo sguardo: sprofondati in un’esistenza vuota dalla quale desiderano fuggire, entrambi rivendicano una seconda occasione, ma non possono aver la meglio sull’inesorabilità della propria sorte. Il libro lo consiglio soprattutto per la pietà con cui l’autore restituisce dignità ai suoi personaggi, pur condannandoli a quelle fiamme infernali, scaturite dalla loro stessa passione. La rapida parabola di Frank e Cora viene pubblicata nel 1934, quando gli Stati Uniti sono appena usciti dalla Grande Depressione e il sogno americano si è infranto brutalmente, ma l’essenzialità della scrittura e della trama delinea un romanzo ancora e sempre attuale.

 

recensione di Beatrice Maffei

 

Traduttore: F. Salvatorelli
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Edizione: 2
Anno edizione: 1999
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 1999
Pagine: 122 p.
  • EAN: 9788845914676