Siamo nella Londra di inizio ‘900 Bessi, Alice e Margaret, le nostre protagoniste, non si conoscono ma hanno due cose in comune sono tutte e tre zitelle, non sono molto avvenenti, hanno una discreta eredità e cercano disperatamente marito. Bessie viene avvicinata da uno sconosciuto molto fascinoso, se ne innamora e si sposano nel giro di pochi giorni e lo sposo convince Bessie ha consegnarli la sua parte di eredità. Con questa affittano un appartamento, con una vasca da bagno e pochi giorni dopo Bessie viene trovata morta, secondo il medico si tratta di un malore, viene fatto un funerale economico e lo sconosciuto scompare. Dopo un po’ il nostro sconosciuto incontra Alice e la storia si ripete, stesso copione. Passato altro tempo il nostro sconosciuto incontra Margaret e reinterpreta di nuovo lo stesso copione. A questo punto l’ispettore Arthur Neil sospetta che la morte di Alice e Margaret siano collegate, aiutato nelle indagini dal primo patologo Berbard Spilbury, che viene arrestato il colpevole. Con questo romanzo la Robins ci racconta un fatto di cronaca realmente accaduto che ha tenuto banco nelle prime pagine dei quotidiani dell’epoca, e soprattutto ci racconta la storia della patologia forense attraverso l’operato di Bernard Spilbury, il primo patologo forense della storia. Il libro alterna il racconto della vicende alla storia della patologia forense.

Matteo Cecchini