Nello studio fotografico di Hirasaka hai la possibilità di scegliere una foto scattata a tua insaputa durante la tua vita e di rivivere il momento, senza però parlare o cambiare qualcosa. Tu che foto sceglieresti? In breve è questo il fulcro del romanzo; questo perché possiamo definire lo studio fotografico di Hirasaka una sorta di porta sull’aldilà, un intermezzo tra la vita e la morte che l’essere umano visita prima di morire. Proprio per questo motivo Hirasaka chiede a ognuno dei suoi visitatori tante foto quanti sono stati gli anni di vita per comporre alla fine un ventaglio di foto, memorie del passato e della vita. Ma è solo in una di queste foto che puoi rivivere la realtà già vissuta, stando attenti a non modificare nulla, sei solo uno spettatore passivo. È sempre un piacere leggere i giapponesi, e immergersi nella loro cultura dove la morte, e il suo passaggio, è parte integrante della vita, non un taboo o un argomento triste come viene vissuto dalla società occidentale. Libro coccola, da leggere sotto un plaid e tra le mani una tazza di tè fumante.
Luana Indelicato