Il romanzo di Bajani è molto innovativo ed originale per lo stile narrativo usato ed è candidato al Premio Strega 2021. Attraverso 78 capitoli, brevi, scritti in terza persona per enfatizzare il distacco emotivo, l’autore ci parla della vita di IO, non lo fa in ordine cronologico, ma seguendo l’ordine dei ricordi, che affiorano nella nostra memoria, spesso in modo confuso. L’autore non attribuisce mai un nome ai personaggi, ci parla di IO, MADRE, PADRE, SORELLA, NONNA E TARTARUGA prima e IO, MOGLIE, BAMBINA, successivamente. I veri protagonisti di questo racconto in realtà sono le case abitate, che descrivono e conoscono il nostro vero “IO”. L’autore usando molte metafore riesce a dare un’anima agli oggetti, che ci raccontano le diverse fasi della vita di IO dall’infanzia, all’adolescenza, al matrimonio, alla malattia della MOGLIE,alle disillusioni, il tutto intrecciando gli eventi di vita personale di IO con le vicende della storia italiana degli anni ’70, facendo chiare allusioni al rapimento di A. Moro e alla morte di Pasolini, sino ad arrivare ai giorni nostri, facendo un chiaro riferimento alla pandemia in corso. Il libro è un viaggio poetico all’interno dei sentimenti dell’animo umano usando la descrizione dettagliata dell’architettura, dei metri quadri; altre case sono solo frutto della sua immaginazione (Casa del per sempre, casa degli appunti, etc.) Trovo molto originale l’idea di integrare alcune parti del testo con le planimetrie. Immergendosi nel vivo della storia, sembra di entrare nel gioco di società CLUEDO, infatti non capiremo mai i veri stati d’animo dei personaggi che abitano le case, l’autore ci dà solo il permesso di sbirciare nelle loro esistenze. Bellissimo il parallelismo tra IO e la tartaruga: IO ha cambiato molte case nel corso della sua vita, ma quella ideale, probabilmente, è sempre stata dentro di sé.

 

recensione di Ilaria Cecchi

 

 

Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 4 febbraio 2021
Pagine: 256 p.
  • EAN: 9788807034336