Ernt Albright è un reduce del Vietnam, quando torna nella sua casa è diventato un altro uomo violento e paranoico. Disoccupato non riuscendo a trovare lavoro, decide di trasferirsi insieme a sua moglie Core e alla figlia tredicenne Leni, in una terra impervia, estesa e isolata: l’Alaska. In questo luogo la vita è dura, per sopravvivere bisogna lavorare duramente, durante tutto l’anno ci si prepara per l’arrivo del Grande inverno. La famiglia Albright conoscerà una comunità di uomini e donne burbere e apparentemente discostanti ma in fondo solidali ed empatiche. L’inverno sta per giungere e l’intera comunità si prepara attivamente alla stagione dura. L’isolamento, il freddo, le condizioni ambientali impervie aumentano lo stato di disagio mentale di Ernt, Core e Leni si troveranno da sole a fronteggiare un uomo instabile e violento. Questo romanzo si può definire un thriller dove suspense e colpi di scena repentini ne sono padroni. L’ambientazione è fantastica, i personaggi delineati in maniera perfetta, sarà complicato a non affezionarsi a loro, la stesura ammaliante, la trama avvincente. La scrittrice statunitense si conferma ancora una volta una grande narratrice, capace con il suo stile di tenere incollato alle pagine il lettore.
Ed. Mondadori
Antonio Martino