Questa è la storia di Rudolf Hoss e Hanss Alexander, perfettamente e minuziosamente ricostruita dal pronipote di Hanss, l’autore Thomas Harding. Chi sono questi due uomini? I due hanno fatto parte della nostra storia recente, hanno vissuto da protagonisti le pagine più vergognose della storia mondiale. Rudolf Hoss è stato per parecchio tempo, come ci suggerisce il titolo, il comandante di Auschwitz, ha diretto il campo di concentramento più “famoso” della storia contemporanea, è stato l’ideatore delle camere a gas e responsabile di almeno 3 milioni di morti. Un uomo dal perfetto autocontrollo, capace di assistere, senza distogliere lo sguardo un attimo, a tutte le fasi dello sterminio degli ebrei, dalle terribili torture alle uccisioni di massa, dal recupero dei corpi alla loro distruzione dentro immense fosse comuni. Legato alle direttive di Himmler, egli eseguiva senza fiatare gli ordini credendo di contribuire alla realizzazione di un grandissimo ideale. Hanss Alexander era un ebreo tedesco che ha combattuto nell’esercito inglese per ricompensare la sua terra adottiva dell’ospitalità. Hanss è tornato in Germania alla fine della guerra, ha assistito alle ultime fasi, alla liberazione dei campi di concentramento, ha contribuito ad interrogare i più importanti criminali nazisti e, soprattutto, si è dedicato alla ricerca dei latitanti. Tornato in patria si è sentito tradito dalla sua stessa nazione, che, non solo l’ha privato della nazionalità, ma ha anche permesso che venissero commessi crimini orribili nei confronti di persone innocenti! Rudolf e Hanss si incontrarono a guerra conclusa. E’ solo ad Hanss e alla sua tenacia e testardaggine che si deve la cattura del kommandant! Perchè, come fa notare l’autore, non è che le nazioni si siano sprecate nello spiegamento di uomini e mezzi per la ricerca dei criminali! Solo poche persone, con poche informazioni e ancora minori mezzi per poter scatenare una “caccia all’uomo” in tutta Europa. Sono pagine che bisogna leggere assolutamente! E’ una perfetta ricostruzione storica, con date, immagini, documenti e fatti, che ci permette di non dimenticare un passato così terribile in cui l’uomo ha “toccato il fondo”. Ma è anche un libro che ci permette di conoscere due vite di uomini che sono realmente vissuti, due figli di una stessa nazione, ma assolutamente diversi e contrapposti l’uno all’altro. Ottima lettura!
Anto Spanò