Celie e Nettie sono due sorelle afroamericane, vivono entrambe i soprusi di un padre violento e crudele. La loro infanzia e adolescenza sarà tortuosa e difficoltosa, il loro affetto e vicinanza sarà l’unica arma per contrastare lo squallore quotidiano. In parte è un romanzo epistolare, dove sulla carta entrambe le sorelle riverseranno le proprie sofferenze e difficoltà ma confessandosi anche i propri sogni, le proprie speranze. Celie per superare il proprio dolore inizialmente instaurerà un rapporto epistolare univoco e continuo con Dio. In questo modo cercherà di darsi coraggio, di ricevere delle risposte al perché di tanta sofferenza. La trama è ammaliante e intrigante per dei colpi di scena inattesi e significativi. La scrittura è semplice e fluida, ma molto cruda, essenziale, violenta e spregiudicata per creare la giusta atmosfera traculenta. Personalmente ho provato emozioni contrastanti tra rabbia, odio verso alcuni personaggi, compassione e vicinanza per altri. È un romanzo che testimonia le condizioni difficoltose delle donne afroamericane, che oltre a combattere il pregiudizio per il colore della propria pelle devono affrontarne un altro: il preconcetto di genere.
Antonio Martino