La guerra di Troia è stata un evento che nella mitologia greca ha avuto come protagonisti principali uomini valorosi e divinità. Le loro gesta sono state “cantate” da Omero attraverso l’Iliade, da Foscolo con l’Aiace e da Shakespeare. A scuola abbiamo studiato tutti le vicende del grande Achille e Ettore, di Paride e Odisseo, della regalità di Priamo e della maestosità di Agamennone. Le donne in questi poemi epici sono state sempre subalterne, secondarie, oscurate dalle grandi imprese degli uomini. Natalie Haynes rende giustizia e riequilibra la bilancia della mitologia greca, narrando le gesta di donne coraggiose che nella guerra di Troia non furono interpreti marginali ma parte attiva della storia. Tramite la voce di Calliope, musa della poesia epica, l’autrice inglese delinea le figure di Creusa e Pentesilea, regina indomita delle Amazzoni, poco conosciute dalla maggior parte dei lettori, di Penelope che scrive lettere d’amore e di rimprovero al suo Odisseo, di Cassandra e Clitennestra che ebbe il coraggio di pugnalare a viso aperto il suo marito Agamennone. La scrittrice britannica non mostra misandria, ma non dimentica le donne protagoniste nella guerra di Troia quanto gli uomini. Per chi ha un interesse verso la mitologia greca è un romanzo da non perdere, si ha la grande possibilità di conoscere e approfondire figure che spesso anche involontariamente sono finite nel nostro dimenticatoio.

Marsilio Editori

Antonio Martino