Come evidenzia il titolo, il protagonista di questo libro-gioiello è un bambino di 8 anni, Joseph. Joseph fa parte di una famiglia ebrea belga, che è costretta a lasciare la propria casa, la propria città, per sfuggire ai nazisti. I genitori di Joseph sono pronti a rischiare le proprie vite, ma non possono permettere che il loro bambino sia costretto a subire le violenze naziste; lo affidano, quindi, ad una nobile famiglia, che lo accoglie e lo protegge, facendolo passare per il loro nipotino. Purtroppo i nazisti sono molto pericolosi, è necessario che Joseph sia affidato a mani più sicure, quelle del prete cattolico Pons. A Joseph vengono fabbricati documenti falsi dalla farmacista del paese, per poi essere ammesso, come interno, al collegio gestito da padre Pons. Joseph instaura con il prete un rapporto molto stretto e, d’altro canto, Padre Pons è un uomo speciale, che non sopporta l’estinzione dei popoli e delle loro credenze religiose. Si trasforma, quindi, in un moderno Noè, che deve salvare le tradizioni ebraiche e la lingua di questo popolo così sfortunato. Se sarà in grado di farlo, le sue conoscenze potranno essere trasmesse ai sopravvissuti e il popolo con le proprie tradizioni non sarà mai sopraffatto! Joseph impara molto da padre Pons e sarà difficile allontanarsi dal proprio benefattore al termine della guerra per tornare alla propria vita di tutti i giorni. Anche da adulto egli ne seguirà gli insegnamenti e prenderà il suo posto come…Noè! Una storia davvero commovente in cui emergono personaggi sublimi, coraggiosi e coerenti con i propri ideali, che esaltano l’importanza della convivenza pacifica nonostante ideali, tradizioni e religioni diverse; bastano solo un po’ di buon senso, di solidarietà e molto, molto rispetto. Difficilmente i libri di Éric-Emmanuel Schmitt possono deludere il lettore!
recensito da Anto Spanò