Non era semplice la rete dei rapporti umani all’interno dei Lager: non era riconducibile ai due blocchi delle vittime e dei persecutori. […] L’ingresso in Lager era invece un urto per la sorpresa che portava con sé. Il mondo in cui ci si sentiva precipitati era sì terribile, ma anche indecifrabile: non era conforme ad alcun modello, il nemico era intorno ma anche dentro, il «noi» perdeva i suoi confini.
“Da Sommersi e salvati”

Primo Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987) è stato uno scrittore e chimico italiano, autore di saggi, romanzi, racconti, memorie e poesie. Viene riconosciuto come uno dei scrittori e personaggi più importanti di tutti i tempi. Vittima della shoah fu uno massimi  narratori dell’ecidio degli ebrei nei campi di sterminio, con libri che parlano degli accaduti come Se questo è un uomo, La tregua, Sommersi e salvati ecc… Il 31 luglio del 1919 nasceva a Torino, Primo Levi da una famiglia di origine ebrea, Ester Luzzati e Cesare Levi. Muore cadendo dalle scale o per un presunto suicidio, l’11 aprile del 1987 a Torino.

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

“Da Se questo è un uomo”