Arrivò a casa nostra una domenica di novembre del 189…
Continuo a dire «a casa nostra» anche se la casa non ci appartiene più. Abbiamo lasciato il paese da quindici anni e certo non ci torneremo mai più.
Allora abitavamo l’edificio del «Corso Superiore» di Sainte-Agathe. Mio padre, che io chiamavo «signor Seurel» come tutti gli altri allievi, dirigeva tanto il Corso Superiore, per il diploma di maestro, quanto il Corso Medio. Mia madre insegnava nelle classi elementari.
Una lunga casa rossa, all’estremità del paese, con cinque porte a vetri e rampicanti di vite vergine; un cortile smisurato, con un portico e lavanderia, che apriva verso il villaggio un grande portone; a nord un cancelletto sulla strada per la stazione distante tre chilometri; a sud e dietro, campi, giardini, prati che arrivavano a toccare i sobborghi: ecco l’aspetto sommario di quella casa dove passai i giorni più tormentosi e dolci della mia vita – dalla quale si gonfiarono, per ritornare poi a spezzarsi come onde su uno scoglio solitario, le nostre avventure. (Da Il grande amico)
“Alain-Fournier” Henri Alban Fournier (La Chapelle-d’Angillon, 3 ottobre 1886 – Les Éparges, 22 settembre 1914), è stato uno scrittore francese. Viene ricoosciuto soprattutto per avere scritto il romanzo Il grande amico e per essere stato uno scrittore molto promettente già da giovanissima età ma che morirà a soli 27 anni nella battaglia a Les Éparges (della Prima Guerra mondiale). Il suo corpo fu dato per disperso, ma venne ritrovato nel 1991 in una fossa comune tedesca tra Verdun e Hattonchâtel. Il 3 ottobre del 1886 nasceva a La Chapelle-d’Angillon, Alain-Fournier