Parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all’artista vivente. Appartengono a chiunque sappia usarli. Saccheggiate il Louvre!

“William Seward Burroughs II” William S. Burroughs (Saint Louis, 5 febbraio 1914 – Lawrence, 4 agosto 1997), è stato uno scrittore, saggista e pittore statunitense. Viene riconosciuto come uno dei scrittori americani più importante per quanto riguarda la vicinanza verso il movimento della Beat Generation scrivendo capolavori come il romanzo Ragazzi selvaggi. Il 5 febbraio del 1914 nasceva a Saint Louis, William Seward Burroughs da una famiglia conosciuta, suo nonno inventò le calcolatrici meccaniche. Il 3-4 agosto del 1997 moriva a Lawrence, William S. Burroughs a causa di un infarto.

L’obiettivo è l’occhio di un avvoltoio in volo sopra una zona di cespugli, calcinacci e costruzioni incompiute alla periferia di una città messicana.
Una costruzione di cinque piani senza pareti né scale… gli accampati hanno messo su delle abitazioni provvisorie… i piani sono collegati da scale a pioli… cani abbaiano, polli chiocciano, un ragazzo sul tetto fa un gesto di sega mentre l’obiettivo passa.
Avvicinandoci al suolo vediamo l’ombra delle nostre ali, cantine asciutte invase dai cardi, rugginose sbarre di ferro che sporgono come piante metalliche dal cemento, screpolato, una bottiglia rotta al sole, fumetti a colori sporchi di merda, un ragazzo indiano contro un muro con le ginocchia in su, che mangia un’arancia spruzzata di pepe rosso.
L’obiettivo fa uno zoom e oltrepassa un edificio di mattoni rossi tutto a balconate dove vivaci camicie da ruffiani porpora, gialle, rosa, sventolano come le bandiere di una fortezza medioevale. Su queste balconate vediamo fiori, cani, gatti, polli, un caprone legato, una scimmia, un’iguana. I vecinos si sporgono dalle balconate a scambiare chiacchiere, olio da cucina, kerosene e zucchero. È una vecchia scena di folklore recitata anno dopo anno da nuove comparse.

“Da Ragazzi selvaggi”