Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all’orizzonte. Poi l’Etna si accese tutt’a un tratto d’oro e di rubini, e la costa bianchiccia si squarciò qua e là in seni e promontori oscuri.
“Da Di là del mare, Novelle rusticane”
Giovanni Carmelo Verga di Fontanabianca (Vizzini, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore, drammaturgo e senatore italiano. Viene riconosciuto come uno dei scrittori e drammaturghi italiani più importanti di tutti i tempi, e creatore del verismo insieme a Luigi Capuana, scrivendo grandi capolavori nel paesaggio siciliano, come Mastro-don Gesualdo, I Malavoglia, Storia di una capinera e le sue Novelle. Fu anche Senatore del Regno d’Italia dal 1920 al 1922. Il 2 settembre del 1840 nasceva a Vizzini, Giovanni Carmelo Verga da Giovanni Battista Catalano Verga e Caterina Di Mauro Barbagallo. Muore il 27 gennaio del 1922 a Catania a causa di un ictus.
Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n’erano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all’opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev’essere. Veramente nel libro della parrocchia, si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo, all’Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sull’acqua, e delle tegole al sole.
“Incipit, I Malavoglia”