Mi è rimasto un solo divertimento:
le dita in bocca e fischiare allegro.
Si è diffusa la cattiva nomea
che sono un tipo volgare e un attaccabrighe.
Ah, che stupida perdita!
Nella vita ci sono tante stupide perdite.
Mi vergogno perché credevo in Dio,
provo amarezza perché non credo più.
Dorate, lontane lontananze!
Tutto brucia la vita quotidiana!
E io mi comportavo da maiale e davo scandalo
perché bruciasse più forte.
Il dono del poeta è accarezzare e tagliare.
Un marchio fatale è dentro di lui.
Una rosa bianca con un rospo nero
avrei voluto sulla terra far sposare.
Eppure non si sono avverati, non si sono realizzati
questi propositi dei giorni dorati.
Ma siccome i diavoli hanno fatto il nido
significa che gli angeli vivevano nell’animo mio.
E allora per queste allegre torpidezze,
partendo insieme verso un altro paese,
voglio all’ultimo minuto
chiedere a quelli che saranno con me
per tutti i miei terribili peccati,
per la sfiducia nella bontà divina
che mi mettano vestito di una camicia russa
a morire sotto le icone.
Sergéj Aleksándrovič Esénin (Konstantinovo, 3 ottobre 1895 – Leningrado, 28 dicembre 1925) è stato un poeta russo. Viene considerato come uno dei poeti russi dotato di un talento giovanile unico al mondo, morto prematuramente a soli trent’anni. Ancora oggi in Russia la fama del poeta è talmente devota che le sue poesie vengono ancora imparate a memoria. Fu celebre la storia d’amore con la danzatrice Isidora Duncan che aveva 18 anni più di Esenin. Il 3 ottobre del 1895 nasceva a Konstantinovo, Sergéj Aleksándrovič Esénin. Muore in circostanze misteriose trovato impiccato il 28 dicembre del 1925 a Leningrado (secondo alcuni si trattò di suicidio, secondo altri fu ucciso).
Esenin e Isidora Duncan