Uno dei miei compiti in quanto scrittore è quello di assalire le vostre emozioni e forse di aggredirvi – e per far questo uso tutti gli strumenti disponibili. Forse sarà per spaventarvi a morte, ma potrebbe anche essere per prendervi in modo più subdolo, per farvi sentire tristi. Riuscire a farvi sentire tristi è positivo. Riuscire a farvi ridere è positivo. Farvi urlare, ridere, piangere, non mi importa, ma coinvolgervi, farvi fare qualcosa di più che mettere il libro nello scaffale dicendo: “Ne ho finito un altro”, senza nessuna reazione. Questa è una cosa che odio. Voglio che sappiate che io c’ero”.
Stephen Edwin King (Portland, 21 settembre 1947) è uno scrittore e sceneggiatore statunitense. Viene riconosciuto come uno dei scrittori statunitensi del genere fantasy – horror più importanti di tutti i tempi, riuscendo a vendere ben 500 milioni di copie. Scrisse anche i suoi libri con lo pseudonimo di Richard Bachman. I suoi libri sono sati dei gran spunti per le relative pellicole cinematografiche, tra di questi forse il più noto è Il miglio verde. Tra i suoi capolavori ricordiamo Le notti di Salem, Shining, It, Misery, Il Miglio verde, La serie La torre nera e moltissimi altri. Il 21 settembre del 1947 nasceva a Portland, Stephen King da Ruth Pillsbury King e David “King” Pollock
Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia. La barchetta beccheggiò, s’inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù per Witcham Street, verso il semaforo che segnava l’incrocio con la Jackson. Le tre lampade disposte in verticale su tutti i lati del semaforo erano spente, in quel pomeriggio d’autunno del 1957, e spente erano anche le finestre di tutte le case. Pioveva ininterrottamente ormai da una settimana e da due giorni si erano alzati i venti.
“Incipit, It”