Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.
Jean-Paul-Charles-Aymard Sartre (Parigi, 21 giugno 1905 – Parigi, 15 aprile 1980) è stato un filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese. Viene considerato come uno dei scrittori e filosofi più importanti di sempre, sostenitore dell’esistenzialismo e del marxismo, e vincitore del premio Nobel per la letteratura del 1964 anche se rifiutato. Celebre fu la relazione con la filosofa Simone de Beauvoir. La sua opera più conosciuta è la nausea. Il 21 giugno del 1905 nasceva a Parigi, Jean-Paul-Charles-Aymard Sartre da Anne-Marie Schweitzer cugina di Albert Schweitzer, il padre Jean-Baptiste Sartre morì quando Paul aveva solo un anno. Muore il 15 aprile del 1980 a Parigi.
La miglior cosa sarebbe scrivere gli avvenimenti giorno per giorno. Tenere un diario per vederci chiaro. Non lasciar sfuggire le sfumature, i piccoli fatti anche se non sembrano avere alcuna importanza, e soprattutto classificarli. Bisogna dire come io vedo questa tavola, la via, le persone, il mio pacchetto di tabacco, poiché è questo che è cambiato. Occorre determinare esattamente l’estensione e la natura di questo cambiamento.
Per esempio ecco un astuccio di cartone che contiene la mia bottiglia d’inchiostro. Bisognerebbe provare a dire come la vedevo prima e come adesso la…
Ebbene! È un parallelepipedo rettangolo che si distacca su — è idiota. Non c’è nulla da dirne. Ecco quel che si deve evitare, non bisogna mettere dello strano dove non c’è nulla. Credo sia questo il pericolo, quando si tiene un diario: si esagera tutto, si sta in agguato, si forza continuamente la verità. D’altra parte son certo che da un momento all’altro — sia a proposito di questo astuccio che di qualsiasi altro oggetto — io posso ritrovare l’impressione dell’altro ieri. Devo star sempre all’erta altrimenti essa mi scivolerà ancora di tra le dita. Non bisogna… ma notare accuratamente e con i maggiori particolari tutto ciò che succede.
“Incipit, La Nausea”