La vita sta nei concetti come un bambino cresciuto negli abiti troppo corti. Un’unica ora di vita è fatta di migliaia di inesplicabili impulsi dei nervi, dei muscoli, del cervello, e un’unica, grossa, vuota parola pretende di esprimerli tutti.
“Il profeta muto”
Joseph Roth (Brody, 2 settembre 1894 – Parigi, 27 maggio 1939) è stato uno scrittore e giornalista austriaco. Viene considerato come uno dei più importanti scrittore del XX secolo, e anche come giornalista soprattutto sulle cronache della guerra tra Ungheria e Austria (finis Austriae). Nasce il 2 settembre del 1894 a Brody, da Nachum Roth e Maria Grübel. Il 27 maggio del 1939 moriva a Parigi, Joseph Roth a causa di una polmonite.
Il nostro nome è Trotta. La nostra casata è originaria di Sipolje, in Slovenia. Casata, dico; perché noi non siamo una famiglia. Sipolje non esiste più, da tempo ormai. Oggi, insieme con parecchi comuni limitrofi, forma un centro più grosso. Si sa, è la volontà dei tempi. Gli uomini non sanno stare soli. Si uniscono in assurdi aggruppamenti, e soli non sanno stare neanche i villaggi. Nascono così entità assurde. I contadini sono attratti dalla città e gli stessi villaggi aspirano per l’appunto a diventare città.
“Incipit, La Cripta dei Cappuccini”