Vicina agli occhi
Vicina agli occhi e ai capelli sciolti
sopra la fronte, tu piccola luce,
distratta arrossi le mie carte.
Adolescente ardevo fino a notte
col tuo smunto chiarore , ed era strano
udire il vento e gl’isolati grilli.
Allora, nelle stanze smemorati
dormivano i parenti, e mio fratello
oltre un sottile muro era disteso.
Ora dove egli sia tu, rossa luce,
non dici, eppure illumini; e sospira
per le campagne inanimate il grillo;
e mia madre si pettina allo specchio ,
usanza antica come la tua luce,
pensando a quel suo figlio senza vita.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore e drammaturgo italiano. Viene riconosciuto come uno dei più grandi poeti, scrittori, sceneggiatorie e registi italiani più importanti del 900, e di sempre, scrivendo autentici capolavori letterari come, Ragazzi di vita, Petrolio, Le ceneri di Gramsci, Il caos, Lettere luterane, Scritti corsari, La meglio gioventù, e moltissimi altri… Fu anche un vero e proprio personaggi del dopoguerra, creando dibattisi sul consumismo, sulla borghesia e fu al centro anche per la sua omosessualità. Strinse una grande amicizia con letterati dell’epoca come Giorgio Caproni, Carlo Emilio Gadda, Giorgio Bassani, Sandro Penna, Laura Betti, Adriana Asti, Enzo Siciliano, Ottiero Ottieri, Vittorio Sereni e Attilio Bertolucci e moltissimi altri. il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna, Pier Paolo Pasolini da Carlo Alberto Pasolini e Susanna Colussi. Muore il 2 novembre del 1975 a Roma, venne ucciso da Pino Pelosi che lo investì più volte con l’auto del poeta. Alcuni ancora oggi furono più propensi che l’uccisione di Pasolini fu un complotto, che ancora oggi sembra un mistero.
La prima volta che ho visto i capelloni, è stato a Praga. Nella hall dell’albergo dove alloggiavo sono entrati due giovani stranieri, con i capelli lunghi fino alle spalle. Sono passati attraverso la hall, hanno raggiunto un angolo un po’ appartato e si sono seduti a un tavolo. Sono rimasti lì seduti per una mezz’oretta, osservati dai clienti, tra cui io; poi se ne sono andati. Sia passando attraverso la gente ammassata nella hall, sia stando seduti nel loro angolo appartato, i due non hanno detto parola (forse – benché non lo ricordi – si sono bisbigliati qualcosa tra loro: ma, suppongo, qualcosa di strettamente pratico, inespressivo)
“Incipit, Scritti corsari”