C’eravamo trovati tanto bene insieme! Io, la persona più intelligente della città e lui la quinta, perché dopo di me vi sono tre posti vuoti e subito al prossimo c’è lui.
“Da Senilità”
“Italo Svevo” Aron Hector Schmitz (Trieste, 19 dicembre 1861 – Motta di Livenza, 13 settembre 1928), è stato uno scrittore e drammaturgo italiano. Viene riconosciuto come uno dei scrittori italiani più importanti a cavallo tra il 1800 e 1900, scrivendo capolavori come Una vita, Senilità e soprattutto La coscienza di Zeno ancora oggi il romanzo più conosciuto dello scrittore. Nel libro lo scrittore prenderà spunti da personaggi come Schopenhauer e Sigmund Freud. Svevo avrà un vero successo solo postumo, riconosciuto soltanto dopo la sua morte. Il 19 dicembre del 1861 nasceva a Trieste, “Aron Hector Schmitz” Franz Schmitz e di Allegra Moravia. Muore il 13 settembre del 1928 a Motta di Livenza, a causa di un grave incidente in automobile probabilmente dovuto dopo l’arrivo all’ospedale.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui dentro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie.
Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione, a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!…