Voglio un amore doloroso, lento,
che lento sia come una lenta morte,
e senza fine (voglio che più forte
sie della morte) e senza mutamento.
Voglio che senza tregua in un tormento
occulto sien le nostre anime assorte;
e un mare sia presso a le nostre porte,
solo, che pianga in un silenzio intento.
Voglio che sia la torre alta granito,
ed alta sia così che nel sereno
sembri attingere il grande astro polare.
Voglio un letto di porpora, e trovare
in quell’ombra giacendo su quel seno,
come in fondo a un sepolcro, l’Infinito.
Gabriele D’Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano. Viene riconosciuto come uno dei poeti. drammaturgo, personaggio e scrittore italiano più importante di sempre e vero simbolo del decadentismo. Fu un vero simbolo della prima guerra mondiale e della seconda, personaggio discusso nella politica che fu anche per un periodo a fianco a Benito Mussolini, ma contrario da sempre alla figura di Adolf Hitler. Per un periodo fu a fianco della nota attrice Eleonora Duse. Il 12 marzo del 1863 nasceva a Pescara, Gabriele D’annunzio da Francesco Paolo Rapagnetta D’Annunzio e Luisa de Benedictis. Muore il 1º marzo 1938 a Gardone Riviera, forse per overdose di farmaci, alcuni pensano sia stato un suicidio altri pensano sia stato ucciso.
L’interno del Vittoriale:
L’anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel ciel di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la Piazza Barberini, su la Piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle due piazze il romorìo confuso e continuo, salendo alla Trinità de’ Monti, alla via Sistina, giungeva fin nelle stanze del palazzo Zuccari, attenuato.
“Da Il Piacere”