Lasciate piangere il mio cuore tra le vostre mani refrattarie
Lasciate piangere il mio cuore tra le vostre mani refrattarie,
il cielo scolorito fa appassire lentamente
il fiore dei vostri occhi chiari che quietamente
abbassa sul mio cuore le sue corolle affascinate.
Che le vostre ginocchia mi siano pacifico giaciglio,
vestito dei vostri sguardi avrò caldo per la notte
e, sorvegliante magico, il vostro afflato terrà lontano
tutto ciò che insudicia e ciò che schernisce e ciò che nuoce.
Il porto e i campi sono neri; dopo il giorno beffardo
la consolante notte viene intrisa di lacrime
e permeando di dolcezza la nebbia dispersa
i fuochi del desiderio di te si accendono nel mio cuore
Valentin Louis Georges Eugène Marcel Proust (Parigi, 10 luglio 1871 – Parigi, 18 novembre 1922), è stato uno scrittore, saggista e critico letterario francese. Viene riconosciuto come uno dei scrittori e personaggi francesi più importanti di tutti tempi, e inoltre famoso per avere scritto uno dei romanzi (A periodi) più lunghi della storia, Alla ricerca del tempo perduto, che ancora oggi vine considerato il vero capolavoro. Il 10 luglio del 1871 nasceva a Parigi, Marcel Proust da una famiglia benestante Adrien Proust e Jeanne Weil. Mure il 18 novembre del 1922 a Parigi.
Alla ricerca del tempo perduto
Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera. A volte, non appena spenta la candela, mi si chiudevan gli occhi cosí subito che neppure potevo dire a me stesso: “M’addormento”. E, una mezz’ora dopo, il pensiero che dovevo ormai cercar sonno mi ridestava; volevo posare il libro, sembrandomi averlo ancora fra le mani, e soffiare sul lume; dormendo avevo seguitato le mie riflessioni su quel che avevo appena letto, ma queste riflessioni avevan preso una forma un po’ speciale; mi sembrava d’essere io stesso l’argomento del libro: una chiesa, un quartetto, la rivalità tra Francesco primo e Carlo quinto.
[Marcel Proust, La strada di Swann, traduzione di Natalia Ginzburg, Einaudi, 1963]