Il saggio breve della Ranise è una raccolta interessante della storia dei sovrani di Russia, soffermandosi sulla dinastia Romanov, dal primo zar Michele I incoronato nel 1613 sino alla ben nota e triste fine dell’ultimo zar Nicola II, la zarina Alessandra e i figli. Partendo da Kiev, luogo d’origine della Grande Madre Russia, questo enorme Impero fatto di immense distese di ghiaccio e palazzi incantati, da paese arretrato e ai margini della scena politica europea e internazionale, ha cominciato a ricoprire un ruolo rilevante nello scacchiere internazionale tra matrimoni, inganni, stranezze ed eccentricità, sangue e congiure. Trattamento particolare viene riservato agli ultimi zar, ai quali è dedicato un capitolo più lungo rispetto ai precedenti. Il saggio mostra l’alternarsi dell’amore-odio nei confronti di questa dorata dinastia, fulcro di un territorio e una società che “dimostra ancora una volta il mistero che avvolge il modo di essere di un popolo”. Lo stile è semplice, ma si rischia di confondersi con i vari nomi dei regnanti e delle regnanti che si ripetono. La dinastia Romanov, tra episodi di follie, cospirazioni, tentativi di regicidi, amori veri e quelli di facciata, continua tuttora ad esercitare nell’immaginario popolare un’attrazione magnetica.
recensione di Luana Indelicato