Myako è una giovane donna giapponese passata, dopo l’efferato omicidio dei genitori, sotto il controllo del fratello Naoki. Ma siamo nel 1904 e scoppia una guerra tra Russia e Giappone. A quel punto Naoki deve combattere per il suo paese e lascia a Myako la direzione della seteria di famiglia. Myako ha sempre vissuto all’interno della sua grande casa, ma ha ricevuto una perfetta educazione ed è un’ottima realizzatrice di miniature giapponesi. Ovviamente non sa come si dirige un’azienda e non sa cosa troverà all’interno! Myako, però, è anche una donna ed è affascinata da un diplomatico dell’ambasciata inglese che, in realtà, è un viscido e un uomo ambizioso. Ma, come si dice, al cuor non si comanda e nemmeno l’affascinante Martin, francese appassionato di pittura, riuscirà a impedire che Myako commetta un grande errore…. E’ stata una lettura gradevole, ma…. All’inizio la storia è parecchio interessante poichè il lettore è trasportato nel Giappone dei primi del ’900 in un’atmosfera affascinante e in una società completamente diversa da quella occidentale. Inoltre l’autore è così bravo nel suscitare la curiosità sulle vicende della protagonista e sui segreti di famiglia, da spingere alla lettura in ogni momento di pausa della giornata per cercare di dipanare questa intricata matassa. Poi, però, prevale il triangolo amoroso e la protagonista, che all’inizio era descritta come una donna determinata nonostante tutto e tutti, non fa che diventare monotona e di un’ingenuità sconvolgente! Insopportabile! E alla fine? Sì, il mistero c’è, ma è quasi del tutto evidente molto prima dell’ultimo capitolo.
Anto Spanò