Terzo capitolo della saga medicea, Matteo Strukul ci regala la vita di una protagonista controversa della monarchia francese: Caterina de’ Medici. Discendente dell’autorevole casato fiorentino, Caterina per rafforzare il proprio potere politico ed economico sposa Enrico II, delfino di Francia e futuro regnante. Nella corte reale e nei salotti essa non è ben vista per la sua italianità e per le sue origini non aristocratiche. Ma fortunatamente ha un protettore speciale che la difende e la considera come una figlia, Francesco I re di Francia. Tra tradimenti matrimoniali, intrighi, sotterfugi di corte e alleanze politiche, Caterina dovrà districarsi e dimostrerà la sue qualità di donna tenace e saggia. Peculiarità dell’autore nei suoi romanzi è quella d’inserire come interprete letterario un personaggio storico preminente. In quest’opera il lettore avrà la fortuna di conoscere una figura emblematica del XVI secolo: l’astrologo Nostradamus, diventerà consigliere particolare della regina Caterina. Intanto in Francia il protestantesimo e il calvinismo stanno dilagando e gli ugonotti diffondono largamente la propria dottrina. Caterina cercherà di sedare una guerra di religione nel proprio Paese e diverrà baluardo della laicità. Verrà coinvolta involontariamente nel massacro degli ugonotti della notte di San Bartolomeo. Personalmente ho trovato la narrazione molto coinvolgente, tra lotte per il potere, intrighi e colpi di scena, incastonati perfettamente negli eventi storici. Il lettore difficilmente resterà annoiato.
Antonio Martino