Quattro mesi per leggere I FRATELLI KARAMAZOV, cominciato in piena estate, là in mezzo agli ombrelloni, là dove, complice il caldo e l’aria da vacanza spensierata, tutti si portano letture brevi, o perlomeno leggere, o perlomeno scorrevoli. Io no, io l’estate ho più tempo per leggere e quindi io arrivo in spiaggia con i ‘mattoni’, con i libri enormi che a malapena entrano nello zaino, che pesano più dello zaino. Quattro mesi per leggerlo, e ne valeva la pena.  Un capolavoro, chiariamolo subito!! Avevo letto di tutto su questo romanzo, cose belle, certo, bellissime, ma pure sonore stroncature. Mattone. Lento. Esoso. Eccessivo. Pesante. Pieno di dialoghi. Pieno di personaggi stereotipati. Pieno di caricature. Pieno di macchiette. Pieno di situazioni inverosimili. Queste sono solo alcune delle critiche che ho letto sbirciando le recensioni e i commenti dei vari lettori. De gustibus, certo, ognuno la vede, e la legge, come vuole. Per me, però, per capire, ed apprezzare meglio, I FRATELLI KARAMAZOV, bisogna partire dal suo autore, Fedor Dostoevskij, perchè lì dentro, nel romanzo, c’è tutta la sua vita, c’è tutto il suo credo, c’è tutta la sua arte. C’è il Dostoevskij condannato a morte, il Dostoevskij esiliato in Siberia, il Dostoevskij che ha subito la morte violenta del proprio padre, il Dostoevskij incarcerato, il Dostoevskij epilettico, il Dostoevskij spiritualmente tormentato. E i tre fratelli Karamazov, che poi sono quattro, perchè c’è n’è un altro illegittimo e non riconosciuto, e ai quali possiamo pure aggiungere il vecchio e contorto padre, non sono, alla fine, che parti, pezzi, sfaccettature di un’unica figura, di un’unica personalità, di un’unico uomo, Fedor Dostoevskij. Il mondo di Dostoevskij è tutto qua dentro, dentro quest’opera fantastica, ed il suo mondo è il mondo di tutti noi, perchè è un mondo di morale, di etica, di legalità, di religione, ma anche d’amore, di sentimenti, di rapporti umani, di cuori, di chiacchiere, di gelosie, di tradimenti. Ognuno di noi potrà trovare, ne I FRATELLI KARAMAZOV, aspetti, dettagli, particolari della propria vita, della propria quotidianità, della propria esistenza, perchè tanti, tantissimi sono i temi trattati, tante sono le riflessioni che il romanzo scatena. E, in fondo, la storia del parricidio è soltanto un pretesto, pur forte, violento, brutale, grazie al quale indagare nei meandri, nei risvolti dell’animo umano. E Dostoevskij, si sa, è il più bravo di tutti nell’indagare l’animo umano, il più capace di tutti nella caratterizzazione dei personaggi, il più valido di tutti nello spulciare nella mente delle persone. Troveremo personaggi mai completamente negativi, mai completamente positivi, ma ognuno porterà nella storia le sue caratteristiche, le sue contradizioni, i suoi dualismi, perchè le vite, le esistenze sono così, del resto, e cioè una continua lotta tra bene e male. Le mie prime duecento pagine sono andate un po’ a rilento, perchè, si sa, gli scrittori russi non sono poi così scorrevoli, così facili da leggere, con tutti quei nomi e cognomi, con tutte quelle digressioni su fede, stato e tradizione, con tutti quei personaggi, spesso contorti o eccentrici, con tutti quei dialoghi, spesso ampollosi o logorroici. Ma non bisogna mollare, perchè poi arriva quel momento in cui tutto scorre, tutto piace, tutto coinvolge e, quasi all’improvviso, ci si ritrova, ci si adagia, ci si immerge in quei dialoghi, lenti sì, ma straordinari, in quei personaggi, strambi sì, ma forti, veri, tosti, autentici, in quelle scene, in quelle idee, lontane da noi, lontane dai nostri pensieri, ma, spesso, straordinariamente attuali e coinvolgenti. E pure l’aspetto processuale, l’indagine vera e propria, sarà, anch’essa, alla fine, così ben fatta, così ben srotolata, che scorrerà meglio di tanti gialli moderni, meglio di tanti thriller moderni. Insomma I FRATELLI KARAMAZOV si gusta così, lento, ponderato, centellinato, come tutti i classici, assaporandone la lentezza, lo spessore, la profondità.
E ognuno ne trarrà la sua lezione, il suo insegnamento, il suo piacere. Che non dimenticherà più!!!

Fabio Fiaschi