Un’assoluta scoperta e novità per l’epoca e letteraria: un romanzo scritto in prosa e in forma epistolare che nella trama riesce a unire momenti lirici, narrativi, sentimentali in modo mirabile. Il romanzo ‘epistolare’ è composto da lettere brevi e lunghe che il protagonista invia al suo amico Guglielmo per un lungo periodo. W. è un giovane pieno di passione e ama Charlotte che è promessa ad Albert, uomo posato e tranquillo. L’impossibilità di strappare la donna amata al futuro monotono che l’attende, la sua incapacità ad inserirsi nella vita reale e capire il concetto di rinuncia formano l’elemento tragico in W. e la causa del suo destino tragico. Il giovane cerca quel Dio che dice di non conoscere e che pure gli diede i natali ma poi lo lascia soffrire. A Lui si rivolge per ritornare ad una libertà superiore e di pace. Desidera morire per evadere da un carcere chiamato vita perché nessuno lo capisce, comprende, lo aiuta ad essere felice come coloro che non si pongono domande, come i bambini con cui gioca. La sua amata che a sua volta lo ama, ma in silenzio, invano lo sollecita a trovare l’amore altrove. Lui ha deciso in cuor suo il da fare! Goethe sconvolge il modo con cui descrive l’animo umano. Per la prima volta con una prosa limpida e musicale; seguiamo le sensazioni che si susseguono nel cuore e nella mente di W. che sostituisce la ragione al puro sentimento di profonda passione e d’amore totale da sacrificare tutto! Un testo veramente nuovo e trascinante, facile e veloce da leggere!
Maria Cisonna