Ruth si ritrova all’improvviso nei panni dell’angelo custode della sé stessa mortale, Margot. E’ ovviamente sbigottita, quando una strana e dolce figura, Nandita, le appare per informarla del nuovo ruolo e che, nella veste di angelo custode, è in grado di cambiare qualcosa nel destino della sua protetta. Ed è così che Ruth si ritrova a ripercorrere passo passo la sua vita, dalla nascita alla morte. Non è facile questo improvviso cambiamento, non ha la più pallida idea di che cosa faccia un angelo custode, di come possa intervenire e contrastare i demoni che si avvincono alle anime dei mortali. Il nuovo ruolo le permette, però, di conoscere molti particolari della vita di Margot che ha sempre ignorato: assiste alla nascita della piccola e alla contemporanea morte della madre, incontra per pochi attimi il padre, uno sbandato non in grado di prendersi cura di una neonata, si ritrova in orfanotrofio, in ospedale e insieme alla prima famiglia dalla quale il destino l’ha separata. Conosce la violenza, l’abbandono, gli orrori dell’orfanotrofio da cui è costretta a fuggire per poi approdare finalmente nella sua unica famiglia. Ruth, accanto a Margot, ripercorre tutto e riprova gli stessi sentimenti provati quando era un essere mortale e si accorge che Margot ha subito gli influssi della propria grama esistenza e sta assecondando il lato oscuro, che la conduce pian pianino verso le droghe e l’alcool. Eppure accanto alla famiglia che l’ha accolta è stata bene, è stata amata, è stata istruita e protetta… Dall’Irlanda Margot si sposta in America, prova a cambiar vita, a migliorarsi, a diventare qualcuno, ma la forza distruttiva che ha dentro la porta a compromettere l’equilibrio del proprio matrimonio. Ruth cerca di modificare il destino di Margot, con l’aiuto di Nandina e degli altri angeli custodi che le sono intorno, ma purtroppo alcune cose sono immodificabili e non le resta altro da fare che assistere impotente. Il destino deve compiersi, sia quello di Margot, sia quello di Ruth, la quale deve imparare ancora un’ultima cosa, ad avere una fede incrollabile. I libri sugli angeli, o comunque incentrate su figure ultraterrene, non sono il mio genere e difficilmente mi immergo nella loro lettura. Devo dire che, incredibilmente, questo libro mi ha attratta fortemente, mi ha conquistata, mi ha intenerita e, in un certo senso, consolata trasmettendomi una visione serena e tranquillizzante del “dopo”. E se fosse veramente così? E se davvero un angelo custode si prendesse cura di noi e ci abbracciasse e consolasse nei momenti in cui ne abbiamo più bisogno? Sarebbe bello avere alle nostre spalle la mamma o il papà, ed è bello anche soltanto pensare che sia così.
recensito Anto Spanò