La storia prende il via in modo abbastanza divertente. David, avvocato di un importantissimo studio, viene colto da una sorta di attacco di panico e si rifugia in un pub. Lì rimane tutto il giorno, non dà notizie a nessuno e si ubriaca fino a perdere i sensi. Senza sapere come, finisce in un piccolo studio di avvocati che sopravvivono con casi di lesioni a seguito di incidenti, sono “cacciatori di ambulanze”. I soci dello studio sono solo due: Oscar, imprigionato in un matrimonio infelice, e Wally con qualche problema di dipendenza da alcol e con il sogno di guadagnare milioni di dollari grazie a una causa clamorosa. E un giorno, sembra che il sogno di Wally possa avverarsi. Sembra infatti che un farmaco anticolesterolo danneggi il cuore e possa provocare dei decessi. Wally ovviamente si butta a capofitto in quest’avventura. Con qualche perplessità, David e Oscar si lasciano convincere. Ma che succederà? Fino a qualche anno fa John Grisham era uno dei miei autori preferiti, cercavo di leggere tutti i suoi libri e andavo a caccia delle nuove uscite. Poi, dopo meravigliosi libri come “Il partner”, “Il momento di uccidere”, “La giuria” e qualche altro titolo ancora, ho notato un calo di qualità. Dopo aver letto “L’allenatore”, a mio giudizio il suo libro più noioso e senza senso, ho giurato che con Grisham avevo chiuso definitivamente. E invece adesso mi sono ritrovata a leggere “I contendenti”, con non poche titubanze e perplessità. Non è certo al livello dei titoli che ho citato, ma comunque è carino. Forse un po’ scontata la fine. Avevo sperato che Grisham tirasse fuori dal cilindro un coniglio bianco, ma niente da fare. Speranza vana.
Anto Spanò