Romanzo storico e popolare, I Beati Paoli di Luigi Natoli venne pubblicato per la prima volta in ben 239 puntate dal 1909 al 1910 come romanzo d’appendice allegato al Giornale di Sicilia e poi in volume nel 1921. Si tratta insomma di un classico d’appendice. Di quelli che grazie alla costruzione sapiente dell’intreccio tengono il lettore incollato alla pagina, inchiodato al libro e catturano la sua attenzione capitolo dopo capitolo. Un libro sorprendente per la sua vivacità, veramente avvincente, con un interessante spaccato della società siciliana di inizi ‘700, una bellissima lettura, piacevole e, nonostante la mole, per me mai noiosa. Ci si immerge nella Palermo settecentesca descritta dall’autore con dovizia di particolari, sembra di vederli quei palazzi sontuosi, si sentono le ricche carrozze degli aristocratici correre sulle strade in contrasto con la povertà dei vicoli nella città vecchia. Ed è in questo contesto che si snoda la trama del romanzo ricca di segreti, avventure, duelli, intrighi, amori e principalmente l’attività della setta dei Beati Paoli con i suoi adepti e le sue leggi volta a proteggere i più deboli ed a vendicarne i torti subiti dai prepotenti. I personaggi sono molti, delineati molto bene, buoni e cattivi, poveri e ricchi, coraggiosi e vigliacchi, donne potenti e gelose e fanciulle sottomesse, tutti arricchiscono tramite l’abile penna di Luigi Natoli questo romanzo con colpi di scena che inevitabilmente coinvolgono il lettore. Ho apprezzato in modo particolare la ricostruzione storica di quel periodo, la successione di quattro dinastie, un periodo difficile per l’isola dove si sono succeduti spagnoli, savoiardi, ancora spagnoli e austriaci. Romanzo che risente, a mio giudizio, di una forte influenza ” dumasiana “, in stile Conte di Montecristo, ma che non toglie nulla alla trama affascinante e coinvolgente, con una scrittura fluida e ben leggibile, che appassiona fin dalle prime pagine. Assolutamente consigliabile. Anche se il numero delle pagine può inizialmente sconcertare , si legge d’un fiato.
recensione di Giuseppe Romito
- EAN: 9788838935473