“L’ipersensibilità non è una malattia, una carenza o un difetto. È un elemento distintivo e, più propriamente, un talento.” Ho scelto questo testo perché sono la mamma di un bambino molto sensibile e mi chiedevo se potesse essere un soggetto ipersensibile. Consapevole che solo un terapeuta possa dare una risposta alla mia domanda, ho provato a farmi un parere da autodidatta prima di indagare in modo approfondito. In effetti Sellin è molto preciso nelle descrizioni e concreto negli esempi e per questo sono abbastanza convinta del fatto che Cesare non sia ipersensibile. In ogni caso, il saggio è molto utile perché dà diverse dritte su come crescere e educare bambini ipersensibili e, perché no, anche “solo” sensibili. Lo psicoterapeuta parte dal presupposto che la sensibilità non sia un problema o un difetto ma anzi un vantaggio, un talento, che ti permette di interagire in modo proficuo con chi e che cosa hai intorno. Avere questa consapevolezza fa la differenza nel rapporto con un soggetto ipersensibile per incoraggiare, aiutare a accettarsi e farsi rispettare dal mondo. A mio avviso, il testo è molto utile per ipersensibili e sensibili, adulti e bambini. È ovvio: tra manuale e vita vera c’è una differenza abissale, però leggere le parole di un esperto che usa un linguaggio semplice e non clinico, aiuta a carpire preziosi consigli da utilizzare anche su di sé.
Alessandra Micelli