L’innata curiosità di Malù la porta a seguire un laboratorio di cake design al Vomero Hill, un lussuoso albergo napoletano, ed è qui che Emiliano, un compagno di corso, la coinvolge in un’indagine non ufficiale sulla morte della madre, ex direttrice dell’hotel. Il caso è stato archiviato come “morte naturale” ma a lui non sembra tale, soprattutto da quando ha scovato un’agenda su cui la donna ha lasciato degli appunti misteriosi. Quando Emiliano viene trovato morto nel suo appartamento, anche Malù se ne convince: qualcuno voleva metterlo a tacere. Ma riuscirà a dimostrare al commissario De Iuliis che un malore e una rapina finita male, avvenuti a due anni l’uno dall’altra, nascondono in realtà due omicidi? E quali segreti custodiscono le camere del Vomero Hill? Per scoprirlo Malù può contare su una formidabile squadra di Irregolari: la sua Watson, ovvero Ariel, traduttrice di thriller sanguinolenti e romanzetti rosa; Samuel, sardo-nigeriano dalle mille qualità, non ultima la fierezza con cui osserva le tradizioni natalizie cagliaritane; Kobe, pianista giapponese dall’italiano fantasioso, alla ricerca del regalo perfetto per la sua Ayumi; e ovviamente il gatto nero Mycroft e il suo fiuto infallibile. Improbabili travestimenti, interrogatori ai confini della legalità, un vecchio caso mai chiuso e uno nuovo che non poteva capitare in un momento più sbagliato: pochi giorni prima di Natale, in una Napoli sfavillante, tra le luci dei quartieri dello shopping e i vicoletti del presepe di San Gregorio Armeno, fra incursioni di zampognari e dolci irresistibili. Districarsi non è facile, ma per i quattro detective dilettanti la vera impresa sembra essere un’altra, ben più ardua: la costruzione di un albero di Natale a prova di gatto.
Da napoletano ho trovato il romanzo molto interessante dal punto di vista descrittivo.. ma onestamente l’ho trovato molto povero dal punto di vista dello stile e della trama..
Luigi Tozzi