Una serie di brutali omicidi insanguina la provincia di Cuneo. I sospetti delle forze dell’ordine ricadono su Willy, l’amante di una delle vittime, e mentre si ricercano le prove della sua colpevolezza, questi inizia a indagare insieme al suo migliore amico. Inizia, così, un viaggio attraverso i secoli, che porterà i due giovani a scoprire un mondo occulto e antico, impregnato di orrore che, nascosto tra i cunicoli scavati sotto la città, ha attraversato i secoli. Che dire di questo romanzo? La storia ha un buon potenziale, perso, però, in una narrazione a tratti artificiosa e poco credibile, proprio come i personaggi, infarciti di luoghi comuni (i carabinieri sono sempre “dal piglio ardito” e si esprimono solo con un linguaggio formale e da verbale) o assolutamente poco realistici , come il montanaro Ottoz, che sfoggia un linguaggio a tratti troppo forbito.
recensione di Patty Barale