In questo volume sono raccolti 4 racconti di Sciascia. Il titolo del primo racconto è “La zia d’America” ed è ambientato nel periodo che precede la fine della seconda guerra mondiale, a partire dallo sbarco degli statunitensi in Sicilia. La voce narrante è quella di un bambino, che segue con ansia gli eventi, che sente parlare dell’America come di una nazione ricca e che sogna di vederla un giorno. Questo desiderio è amplificato dall’arrivo delle lettere della zia, che annuncia l’invio di pacchi strapieni di cibo e di vestiario e soprattutto l’arrivo in Sicilia con tutta la famiglia al seguito… Il secondo racconto è “La morte di Stalin”, in cui il protagonista è un comunista siciliano che segue con fatica gli eventi che si susseguono durante la guerra e che sogna continuamente Stalin, il quale lo invita a mantenere la calma perché sa esattamente come procedere. L’uomo è fiducioso, continua a seguire gli eventi e ad attendere la svolta, ma la morte dello statista lo coglie di sorpresa… Il terzo è ” Il quarantotto “, ambientato in Sicilia nel 1848 per raccontare la vita del barone Graziano, uomo potente, ma decisamente voltagabbana… A chiudere la raccolta è il racconto dal titolo “Antimonio”, che narra le vicende di un giovane siciliano che lavora nella zolfara rischiando la vita ogni giorno. Per paura dell’antimonio, decide di arruolarsi tra i volontari che combattono per la patria e per il duce. Il destino lo conduce in Spagna… Ovviamente Sciascia è una garanzia, sia che si leggano i suoi romanzi, sia che ci si approcci ai racconti. Il filo conduttore di questi 4 è senz’altro la guerra, che fa da sfondo, influenza gli uomini e li conduce allo sbaraglio.
Anto Spanò