In un’a ffascinante Ferrara ricca ma oppressa dal fascismo, un giovane studente ebreo,  incrocia il suo destino con quello di un medico famoso. L’amicizia che nasce fra i due farà scoprire al narratore che dietro tutta la cultura e il buon gusto del dottor Fadigati si nasconde un abisso di solitudine dovuto alla sua presunta omosessualità. Cosa che l’Italia di allora non accetava. Gli occhiali d’oro del dottore  diventano il simbolo di una diversità sempre meno tollerata, così come l’appartenenza all’ebraismo del narratore, una diversità che non potrà che andare incontro a una catarsi tragica. Un libro interessante e ne consiglio la lettura