Ho amato questo libro e lo conservo gelosamente perchè qui si narra del genio di Leonardo. Si descrive la sua vita e si analizza il quadro della Gioconda. Varie sono le ipotesi di chi possa essere la donna ritratta, alcuni pensano si chiami proprio così perchè era la moglie del Giocondo, un mercante fiorentino. In questo libro si analizza minuziosamente il quadro e si scoprono cose assolutamente nuove ed impossibili da capire se un’altra persona (in questo caso Angela, l ‘autore) non te le dicesse. Per esempio il velo sui capelli della donna, io non lo avevo mai notato (e sono stata anche al Louvre ad osservarla da vicino!!!). La riga al centro del quadro con la quale Leonardo si era aiutato per ben centrare la figura della Gioconda. E poi il modo in cui sono messe le mani, tutto ciò ha un significato profondo, così come la balaustra che si vede e il paesaggio tutt’introno che è dipinto con una tecnica nuova che solo Leonardo seppe eseguire. L’autore analizza il disegno oltre il disegno e il paesaggio che sembra essere quello di Anghiari ( e io sono stata anche qui….bellissimo posto, se avessi saputo, lo avrei guardato meglio!). L’autore tratta anche del materiale in cui è fatto il quadro: è pioppo. Purtroppo la Gioconda sta misurando gli anni infatti si dice che il quadro si stia deteriorando. Dopo tutto quello che ha passato non lo si pensava proprio. Eh già perchè la Gioconda è stata sfregiata da uno sconosciuto che nel 1956 le tirò un grosso sasso e poi una turista le gettò una tazza con il caffè. Per questo ora c’è un vetro davanti al quadro. E poi sfatiamo l’iltino tabù: i francesi non rubarono proprio niente, la Gioconda fu comprata per 12.000 franchi dal re Francesco 1° di Francia, fu il Capriotti, detto Salaì, nonchè amante di Leonardo, che per pagare le spese mediche del maestro, vendette la Gioconda appunto. Quindi è dei francesi ahimé! Il quadro poi tra il 1682 e il 1695 rimase a Versailles poi per ben 20 anni rimase nello studio del marchese Marigny (appoggiato per terra pechè non sapeva dove metterlo). Nel 1800 fu portato al Louvre da Napoleone per poi essere rubato nel 1911 da Vincenzo Peruggia, un imbianchino che tenne il quadro in bagno….. povera Gioconda!
Raffaella Adinolfi