“Anche se non si lamentava mai, era evidente che Jessica pensava che la vita di Villy fosse spensierata e perfetta, e quel raffronto non detto spaventava Villy. Se era vero che non le mancava nulla, perché questo non le bastava? Salì lentamente le scale, sforzandosi di non seguire il filo di quel pensiero.” La saga dei Cazalet mi incuriosiva già da tempo, così quando a luglio ho scoperto che Donna Moderna ha pubblicato come inserti i cinque volumi a prezzo speciale, ne ho approfittato! Per il momento ho letto solo Gli anni della leggerezza e posso dire che si tratta di un romanzo piacevole. I Cazalet sono una numerosa famiglia benestante inglese. All’apparenza seguono i canoni della morale vittoriana tipica del contesto culturale in cui vivono (la vicenda si svolge tra il 1937 e il 1938), tuttavia la trama svela verità particolari sulle dinamiche e le personalità dei vari componenti, che si trovano a affrontare difficoltà personali e relazionali, ma anche una crisi a livello mondiale: siamo alle porte della Seconda Guerra Mondiale. La particolarità è il punto di vista, anzi, i punti di vista con cui viene narrata la vicenda. Nonni, genitori, zii, cuginetti, servi: ogni componente della famiglia può essere la prospettiva da cui guardare la storia. Lo stile è scorrevole, nonostante le precise descrizioni che contestualizzano senza annoiare.

 

recensione di @ilibridiBoccadoro (instagram)